Il mercato degli immobili retail

Le conseguenze economiche peggiori delle restrizioni a causa della pandemia si affliggono sul mercato degli immobili retail

Mercato degli immobili retail.

Al Mapic 2020 si è discusso sul fenomeno dell’e-commerce che sta nettamente prevalendo sui negozi fisici. Può anche avere un risvolto positivo per questi ultimi, creando un’alleanza tra i due rivali, piuttosto che aspettare che l’uno faccia completamente sparire l’altro.

Per salvare, infatti, gli immobili retail, i negozi fisici e i commercianti che si impegnano a portare avanti questo mondo, sarà utile creare una rete di supporto che sia reciproco e capace di individuare ed accontentare le varie esigenze, le abitudini e i gusti di chi compra.

Durante il Mapic, che si è svolto in modo digitale, si è discusso del modo con cui è meglio creare questa alleanza.

L’esplosione del fenomeno dell’e-commerce

Il fenomeno dell’e-commerce sta anche avendo un grande impatto sul settore degli affitti ha subito un calo del 7,5%. Si ha avuto un impatto anche sugli immobili retail (soprattutto quelli più piccoli) sia periferici che centrali.

In questo scenario, quindi, tra i settori più colpiti economicamente c’è quello del mercato degli immobili retail. Basti pensare che solo i centri commerciali hanno registrato un calo dell’oltre 30% del loro fatturato e il 40% dei punti vendita di tutto il Paese rischia la chiusura.

Per l’e-commerce, invece, è tutto in salita. Secondo i dati del report elaborato da Nomisma, il 70% degli intervistati durante tutto il 2020 hanno acquistato su internet. Il 37% hanno preferito la spesa alimentare online piuttosto che quella nei supermercati fisici.

Da tutti questi dati, capiamo che gli effetti economici della pandemia sugli immobili retail sono stati davvero devastanti. Per questo motivo servono delle soluzioni ottimali per vederne la risalita.

Una di queste, per evitare chiusure e fallimenti, può essere che i proprietari oltre a negoziare i canoni degli affitti commerciali, devono affermare la loro presenza nel mondo del digitale e dell’e-commerce.

Anche piccole realtà retail devono avviare dei progetti di modernizzazione per contrastare la crisi con piccoli investimenti.

Possibili soluzioni per i retailers

In Germania, ad esempio, sono state elaborate altre soluzioni . Queste, prevedono l’aiuto da parte delle istituzioni ai retailers per entrare a far parte del mondo online.

Una di queste soluzioni potrebbe essere quella di offrire ai commercianti una prova gratuita di una piattaforma e-commerce certo a tempo. Così facendo i retailers avranno il tempo di farsi conoscere e di guadagnare la giusta somma per investire nel futuro. Si potrà continuare a lavorare su quella piattaforma e continuare il lavoro sul web.

Durante il Mapic sono state discusse, infatti, soluzioni del genere per accontentare sia chi compra e sia i retailers in difficoltà. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di adattare magazzini e centri commerciali come punti di ritiro.  I compratori online, in questo modo, potrebbero ricevere i loro prodotti a casa.

La pandemia non ha portato a nuovi trend, ma ha accelerato quelli già esistenti. Noi dobbiamo adattarci a questi cambiamenti progettando nuove soluzioni.

Ovviamente, però, quando tutto sarà finito e le restrizioni saranno scomparse, ci si aspetta una velocissima ripresa.  Con il rallentamento del virus, infatti, la gente non ha esitato a ritornare a fare quello che faceva prima. Shopping nei negozi fisici, viaggiare, ed andare nei ristoranti e a sentirsi nuovamente libera.

Notizie Online.

Domenico Amicuzi

Ambizioso professionista immobiliare operativo da oltre 15 anni nel settore real estate italiano.

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