Accoglienza dal punto di vista degli Architetti della BAT
Tra mostre e dialoghi: partiti “I Dialoghi di Trani” nella sezione dedicata all’Ordine professionale tra Palazzo Covelli, villa e biblioteca
Una prima giornata di grande impatto per i Dialoghi di Trani che hanno aperto la XXIII^ edizione con importanti ospiti e collaborazioni su tutto il territorio. Di particolare rilievo, oltre agli eventi tra Palazzo San Giorgio e Piazza Quercia, sono state senza dubbio le attività messe in campo dall’Ordine degli Architetti BAT. Queste, da 11 anni collabora attivamente con l’organizzazione del prestigioso appuntamento settembrino.
In questo 23esimo anno la scelta è ricaduta su di un tema particolarmente importante come l’accoglienza. Accoglienza significa anche far si che le nostre città possano accogliere nel miglior modo gli stessi cittadini o un semplice turista. Lo ha spiegato l’arch. Andrea Roselli, Presidente dell’Ordine degli Architetti BAT. Questo fa parte anche della gestione del bene pubblico perchè solo così, con la bellezza che possiamo esprimere anche noi, si accoglie meglio chi entra nelle nostre città, nei nostri paesi e nelle nostre case».
L’Ordine degli Architetti ha patrocinato due attività all’interno della villa comunale tranese dopo una call immaginata dalla commissione cultura presieduta dall’arch. Francesca Onesti, sia con l’allestimento temporaneo dell’arch. Laura Romanelli con la rappresentazione di “Tirreno” venuto dal mare e sia con la restituzione dei risultati di un workshop di rigenerazione urbana svolto a Noto dall’arch. Maria Parente con tema la riqualificazione degli ex magazzini ferroviari. «Io ho pensato al primo personaggio che nella storia di Trani, almeno secondo la leggenda, è stato accolto dalla nostra terra – ha spiegato l’arch. Laura Romanelli – Trani fu fondata da Tirreno e poi ampliata da Traiano. Quindi ho voluto rappresentare chi fosse questo personaggio, Tirreno».
Tra mostre e dialoghi: tre ipotesi progettuali
«Abbiamo realizzato tre ipotesi progettuali per rigenerare degli spazi degli ex magazzini della stazione ferroviaria di Noto – ha spiegato invece l’arch. Maria Parente – che vede all’interno della sua composizione tre diversi city user, i cittadini, i turisti ed anche i camminanti. Abbiamo cercato quindi di dare a questi city user uno spazio di cultura, di arte e di incontro».
Poi spazio in Biblioteca all’artista Irene Pietrafesa con la sua mostra “Mare Nostro”. «Io amo il blu ed il mare, il mare come soffio vento ed acqua – ha spiegato Irene Pietrafesa – il mare rappresenta l’unione dei popoli anche se a volte è piena di situazioni drammatiche, quelle a cui assistiamo tutti i giorni».
Infine il primo dialogo dei tre previsti a Palazzo Covelli, sede prestigiosa dell’Ordine degli Architetti BAT, moderato dall’arch. Dario Natalicchio per raccontare l’accoglienza con lo sceneggiatore Alessandro Sermoneta e la sua storia legata anche allo sbarco della Vlora a Bari. «Il mondo è cambiato – ha spiegato nel suo intervento Sermoneta – nello stesso tempo il nostro modo di rapportarci a questo fenomeno chiamato migrazione, con una parola che l’unifica tutto ma che è un errore perchè ogni popolo è diverso, ogni etnia che si sposta è diversa e lo fa per motivi diversi, ogni persona è diversa. Quindi approcciarsi a questo fenomeno come un tutt’uno facendo una legge che lo risolva in toto non è possibile».
La collaborazione con i Dialoghi di Trani (tra mostre e dialoghi) è solo il primo passaggio di una serie di eventi che puntano, come di consueto, a formare ed informare gli architetti ma non solo. «Noi partiamo oggi con i Dialoghi – ha concluso il Presidente arch. Roselli – ma da oggi fino a dicembre avremo tutta una serie di eventi formativi ed informativi per i nostri iscritti totalmente gratuiti, e si concluderanno con la Festa dell’Architetto che noi come consiliatura abbiamo intrapreso per creare dei momenti di comunione tra noi professionisti iscritti all’ordine».
Ufficio Stampa
Ordine degli Architetti BAT